Tra le categorie catastali, quella definita come A2 è la più comune nelle case dei cittadini. Si tratta infatti della sigla che caratterizza gli immobili di tipo residenziale.
Seppure tutti gli immobili presenti nelle categorie contrassegnate dalla A siano di tipo residenziale, in particolare è A2 la categoria catastale in cui rientrano molte delle abitazioni civili. Per questo motivo è una delle più importanti da conoscere a fondo. Determinare che un immobile si trovi in categoria catastale A2 significa capire se può essere destinato alla vendita o all’acquisto e quali sono le caratteristiche di costruzione e suddivisione degli spazi.
Rientrano in questa lista le Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale.
Le caratteristiche specifiche della categoria catastale A2
La definizione di categoria catastale A2 sopra indicata è piuttosto vaga. Cosa vuol dire esattamente che un immobile debba avere caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di un certo livello? Una prima scrematura va fatta proprio indicando le rifiniture di un’abitazione, i materiali usati durante la costruzione e le tecnologie degli impianti presenti.
Se la categoria catastale A2 comprende immobili ben rifiniti quella successiva, la A3, è caratterizzata da rifiniture meno pregiate e di conseguenza da una rendita catastale inferiore. Inoltre, le unità abitative che fanno parte della categoria superiore devono rispondere a una serie di requisiti di dimensioni e suddivisione dello spazio.
Si tratta in poche parole di immobili in cui una famiglia possa vivere comodamente, quindi di dimensioni congrue, con un numero sufficiente di vani e dotate di tutti i servizi (elettricità, acqua corrente ecc) adatti a una vita mediamente confortevole secondo il mercato immobiliare attuale. Per facilitare la comprensione di questa definizione di categoria catastale A2, ecco un elenco di requisiti da rispettare:
- metratura commerciale di almeno 100 metri quadri;
- suddivisione interna in almeno 5.5 vani;
- presenza di 2 bagni;
- suddivisione tra le zone giorno e notte;
- costruzione risalente al massimo agli anni ‘70;
- finiture civili.
Categoria catastale A2 e definizione delle finiture civili
Questa è una delle caratteristiche più complesse da definire e che rende più complicata la distinzione tra le categorie catastali A2 e A3. Si tratta infatti di una differenza di pregio nelle rifiniture dell’abitazione, nei materiali usati per la costruzione e per l’installazione degli impianti igienici, elettrici e idrici, non facilmente determinabile in maniera oggettiva.
Più facile fare una distinzione tra gli immobili in categorie catastali A2 e A3 sulla base dei vani (più di 5 nel primo caso, massimo 5 nel secondo) o sulla base dell’anno di costruzione (rientrano nella categoria A3 tutte le abitazioni costruite negli anni ‘50 e ‘60). Tra le finiture e la distribuzione dei servizi, in particolare quelli legati all’igiene, va ricordato che per la categoria catastale A2 è necessario che siano presenti due bagni.
Per questo la categoria A3 viene definita come Abitazioni di tipo economico.
Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili. Si tratta pur sempre di unità immobiliari a uso abitativo, ma quelle della categoria catastale A2 sono di maggior pregio.
A cosa serve sapere se un’abitazione è in categoria catastale A2 oppure no
In linea di massima, conoscere l’appartenenza di un immobile a una determinata categoria catastale serve a calcolarne la rendita. Il che significa che, una volta conosciuta la categoria A2 e la sua definizione, potrai conoscere il calcolo delle tasse sulla tua abitazione oppure intraprendere un’attività di compravendita di un immobile di questo tipo.
Sulla base della categoria catastale A2 si svolge la maggior parte del mercato immobiliare, in cui si vendono o si acquistano abitazioni di prestigio medio tra l’A1 (immobili di pregio) e l’A3 (immobili economici). In tutti e tre i casi, comunque, conoscere la categoria catastale significa saper determinare il valore dell’immobile e quindi entrare nella fase di acquisto o di vendita con maggiore consapevolezza.
Un altro momento in cui è necessario conoscere la categoria catastale A2 dell’immobile o degli immobili è quando questi vengono ceduti o ereditati. Il pregio e di conseguenza la rendita dei beni immobili infatti modifica il reddito dell’individuo a cui vengono ceduti o che li riceve in donazione o in eredità e serve a numerosi calcoli sulle tasse di quell’individuo o del suo nucleo familiare.
Categoria catastale A2: come si determina
Per conoscere la categoria del proprio immobile è necessario richiedere una visura catastale, che sul sito di HTASTO si effettua sia per persona fisica che per immobile. Basterà richiedere al servizio di catasto online questo documento, fornendo o i dettagli anagrafici del proprietario oppure quelli catastali dell’immobile. Si otterrà così la visura che conferma se l’abitazione rientra in categoria catastale A2 oppure no, e ci si potrà regolare di conseguenza per calcolarne il valore.